sabato 24 ottobre 2009

Cinque domande

Seduta al tavolino freddo e metallico di un bar del centro, attraverso fumo e luci sono scappata dalla porta sul retro del mondo e ho visto le cose diventare più piccole la paura diventare tentazione. Adesso tutto è un riflesso visto che ho percorso la mia strada attraverso questo labirinto. Nell'arco di una settimana, sette miseri giorni, 168 ore piene di niente è accaduta una cosa che non capitava da un bel pò...Mi sono sentita viva di nuovo. BRUTTO DA DIRE, BRUTTO DA PENSARE, BRUTTO DA SENTIRSI ADDOSSO,ma è così. Timidamente e al contempo bruscamente si è risvegliato qualcosa dentro me..non vorrei espormi + di tanto su questa sensazione priva di razio che non so spiegare per il semplice fatto che non ho capito bene nemmeno io cosa sia in realtà. Dopo una stupida settimana, sette maledetti giorni e 168 ore piene di tutto, mi rendo conto che non sono altro che cenere..cenere al vento.. priva di importanza,priva di consapevolezza,priva di realtà,priva di consistenza..trasportata dal vento e sparsa ovuqnue, sotto la pioggia incessante di questi mesi, immersa nel rumore sordo che mi spacca i timpani, senza nessuna armonia o ritmo. Nascosta dietro il fumo di un'altra sigaretta incendiata troppo presto guardo quello che succede attorno, immobile. Non riesco a muovermi.



Brucia ancora..accenno un sorriso, so che non è finita qui.
Ho cinque domande per me
chi? quando? dove? come? perchè?
LUI che 1 settimana fa, a quel tavolino freddo del Caffeè mi ha appena sfiorato solo per gioco.

Adesso ne ho una per te...
Vuoi che lasci perdere?
il telefono da lei chiamato è al momento spento o non raggiungibile. TuTuTuTu

1 commento:

  1. Ogni giorno, Ogni ora, Ogni strafottutissimo istante di quelle 168 ore passate su quel tavolino, non sono nulla, sono tanto, forse anche troppo.
    Il tempo "perso" dietro questi sogni di cristallo, dietro questi attimi di eterno nulla, di eterna sfida fra mente e cuore, vanno la pena d'esser vissuti, fino in fondo, e mai per un sencondo fine, ma solo per quello che ci scatenano dentro, perchè ci fanno vibrare il cuore e l'orifizio anale insieme, perchè ti infilano un vibratore su per il culo fin dentro lo stomaco.
    Non sentirti niente, mai, commetteresti il più grande errore della tua vita.
    Sentiti importante, perchè hai dato vita ad un movimento interiore che da tempo cercavi, e non crugiolarti se non è andata come speravi, apprezzati per averci provato, per esserti lanciata, per aver trasformato, anche solo per un attimo lungo 168 ore, un misero tavolo di metallo in un rifugio, ed un bar del centro nell'origine del sisma provato dalla tua anima.
    Vivi, anche se questo spesso provoca dolore, vivi perchè tra un basso e l'altro, ci sarà sempre un motivo per farlo.
    Vivi per le persone che ti stanno intorno, loro hanno bisogno di te, vivi per te stessa, perchè, anche se non lo ammetti, anche tu ne hai bisogno.
    Vivi per poter provare quello che non hai provato ieri, e che non potrai provare domani, ma che solo oggi potrai provare...cibati di ogni attimo....e non esserne mai sazia.

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