giovedì 13 gennaio 2011

Il nostro vero nemico è la routine.

''L'abitudine (dal latino habitudo, habitudinis, struttura fisica o morale) è la disposizione o attitudine acquisita mediante ripetute esperienze. Questa disposizione si riferisce di solito agli esseri umani ma può anche indicare comportamenti animali''
La verità è che nella mia vita l'abitudine è sempre stata un po' una dolce instabile condanna,una prigione umida dalla quale vedo solo sbarre e poca verità. Forse è proprio vero che siamo un po' uomini e una po' troppo animali;ripetere in consecutio milioni di azioni uguali giorno dopo giorno,mese dopo mese,anno dopo anno. La banalità di una vita destinata ad essere mediocre, strabordante di ripetizioni, parole sempre uguali, cd rigati e luci spente.
QUANTO FA PAURA?



martedì 11 gennaio 2011

Quello che non c'è...


Quando devo immaginare il nulla,l'irrealizzazione,la stanchezza,la mediocrità,l'insoddisfazione della mia vita ho questa foto in testa,ed è di pura gioia;e' di un bambino con la sua pistola che spara dritto davanti a se,nel buio,nel sudore dall'aria stanca,mira ad una cosa sola,mira a quello che non c'è.

Quanto mi costa provare un'emozione? Nemmeno quest'alito di angelo che mi lecca il cuore ce la fa, e l'unica cosa stupida che non posso non pensare che se provo,cado,mi faccio male,mi è piaciuto.Rivorrei la scelta,rivorrei il controllo,rivorrei le mie ali nere e il mio mantello,vorrei poter smettere di pensare che la chiave del mio piacere e' la disobbedienza. E maledico il modo in cui io sono fatta, in modo in sano e in modo matto. Del resto rimango una vigliacca e l'unica cosa che posso avere,che posso ''sperare'' d'avere è quello che non c'è.

Ed ecco arriva l'alba so che è qui per me,meravigliosa come a volte sembra che non è che fottendosene di me,fotte pure me e quello che non c'è.


-Ser

domenica 26 dicembre 2010



Ed è proprio quando nel freddo delle 7 del pomeriggio trascino con il braccio penzolante la mia valigia per i marciapiedi sentendomi le macchine infuriate sfrecciare alla mia sinistra ,che non posso far altro che sentirmi una pedina di un sistema che mi vuole esattamente come non mi voglio io. Quando sono tutta intontita dal rumore dei traghetti che attraccano e dal freddo che mi prende le ossa che penso quando sia passiva a questa situazione che mi avvolge e mi sconvolge come un'onda violenta che parte da lontano e si frantuma contro uno scoglio in riva al mare. E' tutto così meccanizzato e costruito a pennello che mi fa paura. Mi sento come su una giostra impazzita che va velocemente e gira,gira,gira e io sono li sopra ferma immobile senza potermi muovere e senza aver alcuna volontà/possibilità di scendere... Nel frattempo che penso a quanto io mi senta inutile il mio tragitto tortuoso continua irrefrenabile e sto già attraversando la strada, calpestando le strisce pedonali bianche sotto i miei stivali bagnati, i miei capelli in preda ad un vento così pungente che mi sento anche bloccata nel pensare.. e il tempo scorre,sono in ritardo e non me ne accorgo,corro senza nemmeno farci caso,la mano sta per cedere a causa di una valigia sempre fin troppo pesante, e alla fine eccomi qui. Ancora ferma,tutto è fermo e io sono alla stazione seduta su qualche panchina di marmo a congelare le ultime zone della mia pelle che erano rimaste caldi(o quasi). Nell'oscurità di un pomeriggio Natalizio in una stazione semi deserta ci sono ancora io li,stringo in pugno il biglietto di viaggio,lo stringo più forte per non farlo volare via,sennò la mia impresa sarebbe stata tutta vana. I treni continuano a sfrecciare indisturbati e silenziosi rispetto al rumore sordo che rimbomba dentro la mia testa. ECCOLO! E' il mio, scatto felinamente contro quel treno che mi porterà ancora una volta dentro quella gabbia d'oro che odio ed amo. Spingo la mia valigia dentro e affaticata mi siedo accanto al solito sconosciuto,il quale come tutti gli sconosciuti del treno della domenica silenzioso si fa i fatti suoi, guarda il buio fuori dalla finestra, legge qualche pagina di un giornale scaduto e ogni tanto incrocia il suo sguardo con mio con aria del tutto indifferente. Io sono già annoiata,i miei pensieri si suicidano ripetutamente ogni qual volta che butto lo sguardo fuori dal finestrino verso le luci soffuse e lontane che sembrano rincorrersi alla velocità del vento.. Fermata dopo fermata ed eccomi arrivata. Scendo con aria appesantita, attorno a me tre o quattro anziani annoiati di stare nelle loro case. Mi guardo intorno e poi sono pronta per aspettare l'ennesimo passaggio verso il checkpoint. Ormai sono arrivata, è meglio non pensarci più..

c'è troppa calma qui.

-SERENA

venerdì 24 dicembre 2010

Non è difficile mettersi nei panni di Pinocchio. Quel povero personcino di legno costruito ed ideato solamente per farci rendere coscienti di quanto sia vera una BUGIA. Se solo realmente potesse allungarci il naso ogni qualvolta diciamo una menzogna saremmo tutti con un profilo alquanto pronunciato. Ebbene si. Chi non mente? L'Essere umano è nato,sotto ingegno e progetto di chissà quale essere superiore, proprio per poter interpretare la propria vita e la propria verità secondo un proprio criterio e una propria ''logica'', se possiamo dire così. Perchè colpevolizzare il bugiardo? Perchè mettere in croce Pinocchio? Incastrati in questa reatà talmente ipocrita ed astratta non possiamo far altro che regalarci fandonie a non finire per renderci l'acqua più limpida di quanto sia. Chi non mente? Nessuno,lo facciamo tutti consapevole o inconsapevolmente che sia, senza nemmeno pensarci su un attimo. Siamo esseri imperfetti,che ci aspettiamo? Davanti a questa reatà così imperfetta non possiamo far altro che attuare un meccanismo di sopravvivenza in essa affinchè tutto sembri più perfetto,ma la ricerca della perfezione ci rovina, siamo sempre prede della moralità e vittime di una società che non ci vuole così come siamo,dobbiamo essere tutti plasmati dentro una forma già decisa da chissà chi. Il caos non va mai bene...mai. E' più semplice che tutto sia sempre perfettamente in ordine.
Non potremmo vivere senza dire bugie, è la pura verità.
Un uomo dice in media in una giornata almeno 3 o 4 balle a fin di bene,poi ne dice almeno altre 3 per necessità e altre 3 per pura, per non parlare poi di quelle che vengono fuori dalla bocca così spontaneamente e naturalmente che nemmeno potrebbero essere numerate.
Io condannerei la verità invece,che ci fa schiavi di essa e ci rende tante pecore dentro un recinto,tutte in coro a belare in balia della normalità.
Poi però il cerchio si chiude,fin quando non diventiamo schiavi delle nostre stesse bugie e non ci resta atro che dire la verità.
-Serena

mercoledì 22 dicembre 2010

Chiedo perdono se risultano esserci delle imperfezioni o/e problemi,ma il rinnovo del design del blog ha creato qualche disservizio. =P


Dr Jekyll & Mr Hide

C'è una teoria secondo la quale ognuno dentro stesso conserva in modo particolarmente sinistro una parte meno benevola della solita che mostra quotidianamente al mondo. Possiamo intenderla come altra faccia della medaglia, o Stevensonianamente parlando Mr Hide, ma comunque resta il mistero se questa sorta di alterego ''cattivello'' esista davvero.


Stevenson racconta nel suo masterpiece ''Dr Jekyll & Mr Hide'' la storia(che poi parecchio ghirigorata con influenze gotiche e horror)di un uomo in carriera,prestigioso,benestante, un uomo ''virtuso'' che conserva celato dentro stesso a sua volta un'altra persona,ovvero la sua parte oscura: Mr Hide. Tramite un intruglio magico è capace di far uscire allo scoperto,in modo fisico, la sua parte insana. Adesso.. è evidente che la scienza non è ancora capace di far uscire gente da altra gente(a parte la gravidanza è chiaro)tramite una pozione,ma ciò su cui vorrei riflettere è l'INTENZIONE dello scrittore inglese, ovvero portare agli occhi l'esistenza di un lato oscuro anche nella persona più limpida,come ad esempio lo è il personaggio di Jekyll. Riflettendoci.. Se il Dottor Jekyll,che era un uomo brillante e virtuso possedeva all'interno un'altra personalità ben diversa,se non opposta, allora noi poveri essere umani, essere comuni e mediocri,come possiamo ritenerci così integramente ''perfetti''?

Ebbene, ognuno di noi;chi più chi meno che sia, possiede una parte negativa,scura e brutale che non vorrebbe mai far vedere a nessuno, tenerla li rintanata,perchè alla fine, mi assicuro e vi assicuro, che nessuno è quello che è veramente. Il cielo non è mai solo azzurro,più giù a qualche miglio ci sarà sicuramente qualche nuvola nera che,che lo si voglia o no,arriverà a mostrarsi e allora ci saranno lampi e fulmini,per poi piovere e dopo ancora sereno. E' il circolo della nostra esistenza innegabile, tutti dentro abbiamo un polo negativo. SICURO.

Dal padre di famiglia che ci prova con le ragazzine,la segretaria con gli occhiali che la notte balla sul cubo come una disperata,alla moglie modello che si scatena con l'idraulico. Non siamo soli con noi stessi,ma assieme a noi stessi, e per chi ancora non avesse sperimentato... stimolatevi un po' di più, vedrete che Hide pian piano esce fuori..volentieri.

Siamo schiavi della forma, delle regole, dei muri e delle convenzioni, mentre dovremmo essere liberi e slegati da ogni concezione di rettitudine assoluta, siamo figli di Dante e dei dittatori,prede del perbenismo e dell'ipocrisia. Dovremmo essere più nei stessi nella totalità,quindi a volte volentieri dal sfogo al nostro io + oscuro,lasciare scappare l'Hyde che è in noi e godere di quelle voglie ambigue e sinistre che albergano silenziose in qualche zona,non so dove,di ognuno di noi. Così davanti allo specchio potremmo dire di essere ''noi'' e non solo delle ''figure'', e per una volta non prendiamoci in giro, solo i professionisti possono, ed è evidente che non è il nostro caso.

Siamo esseri caotici,nati dal caos, e come diceva il buon Hegel,solo il caos può partorire stelle danzanti. ;)

E parlandoci chiaro: Hyde sarà sicuramente più interessante.






_Serena






martedì 21 dicembre 2010

Flussi di IN-coscienza

Avevo trovato mille motivi per non scrivere più su questo blog,forse perchè parla fin troppo di passato o forse perchè sono diventata allergica alla tecnologia. Il pc mi fa male, mi intossica, mi indebolisce, mi impolvera l'animo.. Scrivere a penna è sorprendentemente più piacevole e rilassante, ti distoglie per qualche quarto d'ora dal muro che si ha di fronte il solito muro bianco della noia. Passando oltre le avventure che hanno deformato interamente la mia routine,mi ritrovo ancora in questo blog a scrivere[poi chissà cosa..].

Ok che sono la solita ragazza svampita.la solita distratta, la solita con la testa altrove,però ultimamente la mia mente sta spaziando un po' troppo e questo non può che essere un danno,per la sottoscritta(e operchè no,anche per l'umanità -MIGNOLOCOLPROFRULESSS- )però qui ora l'aria è + nebbia che altro,cantavano i Marlene,ma c'avevano ragione. La foschia perenne nel cervello,l'impotenza di poter uscire fuori da questa divisa scura e ripetitiva,la i capelli raccolti,l'ordine,lo schema. La Marina. La repressione genera la ribellione,nel mio caso la repressione che mi aggredisce e incolla a questi abiti blu si trasforma in ribellione mentale. cerco di spiegarmi meglio,maybe.. Si parla di difficoltà di movimento,si parla di vere e proprie catene che tengono stretto il mio essere così che il mio cervello si sfoghi,nella triste e buia dimora dov'è collocato, ed esprima dei pensieri a dir poco ambigui. Devo cercare una cura.

dovrei..

domenica 6 giugno 2010

Ci graffiamo per non far guarire i segni..



Giugno è un mese sempre tortuoso e turbolento,lo si attraversa come se lo si dovesse finire per forza. E' un mese di transizione,non si sa ancora se sia vacanza oppure ancora un mese lavorativo come tanti altri...Certo,l'odore del mare di Catania si sente fino ad inebriarti,forse siamo già in vacanza,ma forse non me ne sono accorta.

Tra libri aperti sul pavimento,appunti che x via della corrente d'aria in casa planano per i corridoi,tesine mai iniziate,ma già idealmente completate belle che pronte. Si sente anche l'odore,PARDON mi correggo, puzza di maturità,di esami,di notti insonni che mi aspettano sulla soglia della porta.

Nonostante tutto non riesco a mantenere la testa sgombera da pensieri,angosce,paure,ricordi,il solito frullato ''all'inquietudine'' di cui ormai sono ingorda. Ho sempre pensato che a questo punto della mia vita,al traguardo del liceo intendo,sarebbe stato tutto più chiaro,che finalmente tutti quei quadri pieni solo della stessa cornice si sarebbero completati anche di tela,colori,disegni e firma dell'artista, invece non è così...davanti a me vedo tanti desideri,tanti sogni,tante possibilità,ma del resto lo diceva anche il filosofo Kierkegaard ''infinite possibilità generano angoscia infinita''.

L'angoscia che mi divora l'anima,la carne,le ossa.. non lascia niente di me,come del resto è niente quello che riesco a vedere. Mi sento in gabbia,una gabbia d'oro,ma per sempre una gabbia.





E poi si va via...

Una delle cose sicure,ovviamente non generate da me a quando pare,è che si parte.. 1anno passa,il tempo passa..e io passerò?

[ma di questo ne parleremo più in la]

Baci.

martedì 25 maggio 2010

domenica 2 maggio 2010

Guarda il colpevole..

E' tutto finito, finalmente posso dire addio a quello che restava del mio passato.. a quello straccio che sono,come se guardandomi allo specchio ad un tratto sparissi. Non lo so, probabilmente è l'ennesimo fallimento che concludo mettendo la mia firma, eppure stavolta mi ero impegnata, stavolta c'ho messo, testa...anima...cuore...corpo. Sono riuscita a coinvolgere tutto il mio sistema operativo,eclissando in vari momenti la mia dignità ed il mio orgoglio. Ho davvero meritato tutto ciò?Eppure io non ho mai chiesto niente al mondo, neanche a te e tanto meno a me. Posso realmente chiudere questo faticosissimo capitolo della mia vita che,certo..mi ha rubato via un anno pieno e polposo,ma diciamocelo...il vento ti sputa IN OGNI CASO in faccia la neve. Ma non ci penso +, ti ho detto di mirare e in effetti hai sparato ''amore'',perchè IN OGNI CASO l'amore spacca il cuore...
Dopo che è precipitato il mio minoMACROmondo..tiro un sospiro di sollievo.


WAITBABY
serena

venerdì 16 aprile 2010

tutto urla in me

Probabilmente sono solamente paranoica, la mia testa è un macellaio matto che affetta esperienze che macino giorno dopo giorno,lentamente o troppo celermente giorno dopo giorno.La mia testa sta per impazzire, troppe immagini, troppi suoni, troppi ricordi zuppi di illusioni,troppa gente indesiderata,troppa gente troppo desiderata,gente che mi è entrata dentro l'anima, e poca gente che ne è riuscita a scappare in tempo. Ma la sinfonia Beethoviana numero '9 aumenta sempre di più il suo ritmo incandescente, aumenta aumenta aumenta e ancora labbra sfiorate,urla,cuori strappati,lacrime,risate,sudore di due corpi caldi,sangue..la melodia scende,decresce fino a far rilassare la mia mente ...MA E' SOLO UN INGANNO! Riecco l'accendersi dei toni, il crescere tempestivo del ritmo,il rincorrersi delle note inesorabilmente vicine e accavallate tra loro, la mia testa non ha tregua. E' UNA TORTURA piacevole

...e comunque adesso che le note precipitano davvero, fino ad arrivare alla deriva di una sinfonia che è durata troppo a lungo,mi rendo conto che precipita anche la mia anima, in questa metà Aprile che non vedeva l'ora di arrivare e adesso sembra non voler più andare via. CHE PENA mi fa.

_buonanotte a tutti_
Serena

sabato 10 aprile 2010

..lo sento che sei distante.

lunedì 29 marzo 2010

piano B.. anti-compleanno

Potremmo tutti fingere?
Potremmo tutti fingere che è un 5 d'aprile qualsiasi,una Pasquetta come tante altre..facciamo una scampagnata.arrostiamo qualche salsiccia,beviamo un pò di vino rosso,facciamo qualche sigaretta,ridiamo e via dicendo..Nessun 'buon compleanno',nessun 'e così sono 19?',nessun 'ma sei tu la festeggiata',niente di tutto questo. Quest'anno non ci sarà nessun compleanno,nessuna festeggia. La festeggiata è morta un anno fa,quando in mezzo a tutta quella gente hai avuto il coraggio e la sfacciataggine di sfiorarmi tra una canzone e l'altra, quando camminavi x la sala altezzoso e con la tua solita faccia da schiaffi..camminavi orgoglioso con la tua stupida chitarra al collo,ti avvicinavi e il tuo profumo mi uccideva,le tua mani attorno ai miei fianchi erano lame, mi stavi gia cominciando ad uccidere,lentamente. Le tue occhiate assassine,la tua voce salguinaria,la tua bocca....desiderio. E mentre quella dannata festa ,fatta di facce sconosciute e in quel momento insignificanti,scorreva troppo velocemente, la mia testa era una bomba ad orologeria, e ancora flashback,le tue mani,il tuo sorriso che squarciava il mio cuore intatto fino a quel momento,canzoni aggrovigliate,carezze nascoste,parole sussurrate in mezzo agli ospiti impietriti,ma allora dai sally,balla la tua canzone. ''Sei tu la festeggiata?il tuo nome sta scritta dietro al testo che amo''.. SI sono io la dannata festeggiata,sporca di sangue,persa in un'illusione,con un coltello in pancia e sulla bocca il tuo nome..E' il giardino della vergine suicida che affronta il suo festino, la tua giacca calda e un pò sudaticcia sulla mia pelle bianca porcellana ancora quella sera, continua la frenesia, nella mia testa ancora quella bomba ad orologeria che ticchettia sempre + velocemente;lo sentivo che mi desideravi,io ti desideravo + del mondo.. le nostre labbra vicine ,ma lontane dovevano tenere la distanza che è giusto abbiano due sconosciuti, come dopo tutto è quello che eravamo. Da fuori si sente la musica,la gente che parla,qualcuno che strimpella alla chitarra.. ma..io e te siamo fuori.. tick tack,tick...tack..ultimo sguardo vado dentro, nonostante tutto io sono ancora la festeggiata di questo compleanno,ci sono gli ospiti,ci sono le pizzette rimaste,ci sono i miei amici, c'era il mio ragazzo...c'era..C'era il mio mondo,tutto li concentrato per me,per la festeggiata, mentre fuori a fumare la sua ultima lukystrike del suo pacchetto sgualcito c'era l'inferno,tutto quello che di + doloroso potessi provare,tutto ciò che mi avrebbero sconsigliato, l'eroina più buona mia provata.
Prima o poi la festa doveva finire, non aspettavo altro; al diavolo tutto,la gente,gli amici,i parenti,i regali...''Non capisci che il mio regalo di compleanno sei tu?''. E' l'1 di notte,la gente se ne va,li saluto con sguardo indifferente.. finalmente tutti fuori..via, ognuno torna a casa, presto signori prendete posto nelle vostre auto..resti tu.. cosa ci fai ancora li?il resto degli strumenti musicali è in macchina..mi saluti? tutto qui? la mia testa ha smetto di ticchettare...
''Ti posso baciare?''

.....e tutto fu così infinitamente yellow caro il mio MR.

quest'anno è il mio non compleanno, il motivo è chiaro a tutti.
sono felice così.
-Serena

sabato 6 marzo 2010


Facciamo il punto della situazione
...l'invero non molla. Si trascina dietro il suo lungo strascico, come un vecchio vestito vittoria.AccAttivante da vedere e ruvido al tatto. E' possibile che tutto ciò che odio nella mia vita deve occupare uno spazio enorme? Io detesto l'inverno con tutte le mie forze, è come un padre severo e monarca che può far tutto, ti costringe(in modo indiretto) a cambiare i tuoi programmi,decide ciò che devi indossare,può farti stare a casa e tante altro..Sono un po' stanca di questo freddo, di questa pioggia triste e soprattutto sono stanca di indossare il cappotto. Che stagione INSOPPORTABILE, cari..insopportabile..Dopo 2 settimane di caldo e sole è ritornata la pioggia tipica di Dicembre,ma il fatto è che io non odio la pioggia,anzi. Secondo me ci sono 2 tipo di pioggia:quella tipica invernale, quindi fredda e triste, che si abbatte su di te come un masso di 1tonnellata,poi c'è l'altra pioggia, che è quella dolce,rilassante e inebriante, che è quella che amo io.EBBENE stasera non è quest'ultima quella che vedo attraverso la finestra della mia camera...

...La pioggia porta con sé inquietudine...

purtroppo all'età di 18 anni, sono consapevole della mia eterna insicurezza che mi trascino dietro da quando ero più piccola;basta un attimo a stravolgere il mio mondo,basta un rintocco per passare da uno stato in ad uno stato out.Sto vivendo un momento della mia vita,in cui mi sento piuttosto sola nel senso vero e proprio del termine,CERTO.. circondata da amici,ma sola.

Mi sa che oggi resterò qui a guardare questa pioggia che non mi piace.




-Serena

venerdì 5 marzo 2010

tutto fa un po' male



..Non sa di niente





niente







niente..

Arrivati alla conclusione di un inverno che lentamente se ne va e lascia spazio al sole e al caldo, mi rendo conto che sto bene. Mi trovo il una situazione di meravigliosa calma, devo dire grazie a questo maledetto inverno che mi ha gelato le viscere più profonde di me, finalmenta l'aria ritorna ad essere più leggera e rarefatta. Possi finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo mesi e mesi..Fino a ieri mi sentivo stanca, oggi invece possi dire di essermi scrollata via la neve dal mio mantello rosso,mi sento + leggera e meno fredda. Si apre la voglia:la voglia di fare, la voglia di ricevere, la voglia di andare, la voglia di partire, per poi la voglia di ritornare, la voglia di parlare, la voglia di stare zitti davanti ad una tazza di caffe bollente, la voglia di rimettere sù le magliette sottile e le care vecchie all star..Cambiare colore alle mani,ai capelli,cambiare i sorrisi,cambiare il mio cuore per quello di una ragazzina di 14 anni..


Niente fa più male...


Mi sento più forte di ieri

martedì 2 marzo 2010

_E' tutto li il problema

Per tutta la vita
Andare avanti
Cercare i tuoi occhi
Negli occhi degl'altri
Far finta di niente
Far finta che oggi
Sia un giorno normale
Un anno che passa
Un anno in salita
Che senso di vuoto
Che brutta ferita
Delusa da te, da me,
Da quello che non ti ho dato
Per tutta la vita
Cercare un appiglio
L'autunno che passa
Ma forse sto meglio
Trovarsi per caso
In un bar del centro e sentirsi speciale
Ma l'amore è distratto,
L'amore è confuso
Tu non arrabbiarti, ma io non ti perdono
Delusa da te, da me,
Da quello che non mi hai dato...mai
Esplode
Il cuore
Distante
Anni luce fuori da me
Sei colpa mia
La gelosia
Infrange tutto e resta niente...
Le solite scuse,
Le solite storie,
Bugie, speranze,
A volte l'amore
Mi guardo allo specchio
Mi trovo diversa
Mi trovo migliore
Un nuovo anno che passa
Un nuovo anno in salita
Che senso di vuoto
Che brutta ferita,
Ferita da te, da me,
Da quello che non c'è stato...mai
Esplode
Il cuore
Distante
Anni luce fuori da me
Sei colpa mia
La gelosia
Infrange tutto e resta niente...qui
Per tutta la vita
andare avanti...
Un anno in salita per me,
per te, per me, per te, per me...
Esplode
Il cuore
Distante
Anni luce fuori da me
Sei colpa mia
La gelosia
Infrange tutto e resta il niente...qui

venerdì 26 febbraio 2010

l'odore della primavera


Questo inverno ci ha portato ancora un'altra primavera fragile pronta a far tremare il cielo così come la mia pelle, che ancora è troppo bianca per questo calore, per questo sole che impaziente si affaccia tra le nuvole..MALEDETTA PRIMAVERA, sei tornata puntualmente..

Il fatto è che io non sono pronta per un'altra primavera, questo vorrebbe così dire che è gia passato un anno da quando la mia vita si è arrestata, è passato un anno da tutto quello che sono io, o meglio sono diventata.Mi manca l'aria, qui dentro non si respira, l'aria che respiro è estremamente tossica per il mio organismo, o forse sono io che sono tossica per la realtà che vivo. La stessa realtà che mi sta schiacciando, mi sta trasformando in un'essere inanimato,privo di ogni qualsivoglia sensazione ed emozione, inerme davanti ad una cascata di vita che si suicida davanti ai miei oggi..Gocce che percorrono il mio viso, fredde,ognuna per conto proprio cadono giù. Non ci credo, non posso, non voglio crederci.. ''questo tempo mi ricorda te..'' qualcuno mi disse.

Ancora sono qui con le lacrime agli occhi per il dolore a cucire con ago e filo le mie ferite che ultimamente si aprono fresche come non mai. Troppo lividi, troppe cicatrici nascoste, troppo sangue, troppo sangue. Vivere ogni giorno sperando di svegliarsi e non essere più se stessi, svegliarsi in un'altra viva, in un altro corpo, in un altro passato.

Eppure l'odore della primavera mi fa sentire viva, mi inebria, mi risveglia, come se ogni parte del mio corpo tornasse a muoversi normalemente, i miei occhi ci vedessero meglio, il cielo fosse più colorato,la gente più sorridente e la realtà più vera, sono la stessa di sempre,la stessa immagine riflessa su uno specchio rotto..per quanto mi impegni non riesco a vedere una figura omogenea, solo frammenti.Specchiandomi nella mia finitudine è passato un anno di narcisi e fuggevoli illuminazioni, glicine e note maledette, muri appesi a crocifissi,corpi che si muovono gli uni sugli altri senza sentimento, profumi senza odori,gente che viene,gente che va,e dentro lascia ben poche briciole.


La verità è che voglio solo essere salvata..e questo nessuno lo capisce.


Sono carne fresca al rogo.


mad word.

domenica 14 febbraio 2010

La quiete dopo la tempesta

Sono qui seduta su un muretto freddo di fianco al mare di febbraio alle 7 della sera di un venerdì qualsiasi..guardo consumarsi la mia prima Luky strike del pacchetto, la vedo li in fondo alla mia mano, immobile che brucia nella sua calma e tranquillità, lentamente si è inghiottita 3 minuti della mia vita,il fumo mi riscalda almeno un le guance rosse dal freddo e dalla brezza che sale dal mare. L'odore del mare mi piace. D'inverno mi tranquillizza, mi fa pensare all'equilibrio che c'è fuori dal mio corpo e dalla mia mente, tutto l'equilibrio che regna costantemente nonostante tutto.
Aristotele diceva che la condizione migliore, quella divina, è la condizione di immobilità perchè siamo essere che desiderano, il movimento implica desiderare, raggiungere qualcosa, ecco perchè la calma non ci piace.
Eccomi qui a trascorrere un nuova e uguale a tutte le altre domenica di febbraio.
ODIO LA DOMENICA..ODIO QUESTA FINTA CALMA.
serena.

sabato 30 gennaio 2010

Rideranno appena ci vedranno cadere.

Fermata alla solita stazione,al solito binario. Sempre li. Quando finisce tutto il tragitto percorribile dalla sottoscritta si giunge al capolinea,il posto nel quale tutto si arresta,i vagoni si fermano in modo piuttosto ordinato,nel frattempo è già calato pure il buio di una giornata stanca e le luci si spengono tempestivamente,quasi come se non aspettassero altro...la gente sgombera le panchine,ormai il paesaggio è fermo fuori dai finestrini e niente più si muove. Oggi ho concluso la mia linea al capolinea ''facciamofinireirapportisenzadavverounamotivazionemaperpurainsoddisfazionedisestessa''.
EBBENE le mie colpe,le mie insicurezze,le mie paure,i miei problemi, tutto questo lo conosco già abbastanza bene,non c'è bisogno che anche stavolta mi rimproveri come sempre,ormai so cosa posso aspettarmi da me stessa e di sicuro nemmeno stavolta potevo deludere le aspettative..Comunque sia quando qualsiasi cosa finisce ti lascia sempre quel senso di vuoto dentro,no?Come una porzione troppo piccola di torta sette veli. Sono un po' svuotata dai 3 mesi spesi in una fetta troppo piccola di torta sette veli.

Quello che provo adesso non è facilmente catalocabile. Di solito quando finisce una storia di pseudo-amore i sintomi della post-rottura sono senso di vuoto(perchè hai appena perso qualcosa),scombussolamento(perchè ti devi riadattare alla routine) e un filo di malinconia(dovuta dalla sensibilità che tanto caratterizza il genere umano). Effettivamente questi 3 ci sono dentro di me ora come ora,ma non solo. C'è angoscia,pesantezza,irrequietudine,ansia,nervosismo(e leggere attentamente il foglio informativo,se il dolore persiste consultare un medico) e chi lo sa cos'altro ancora.

Lasciare è sempre un compito difficile da svolgere,ci sono due modi per farlo:bene e male..puoi farlo bene,nel senso che fai il tuo discorsetto(OVVIAMENTE SOFFERTO) e poi sei pronto per ritornare alla tua vita,poi puoi farlo male,nel senso che il discorsetto non regge molto,ti fai coinvolgere dalle reazioni del tuo compagno e degenera tutto. Beh,io l'ho fatto bene,però c'è qualcosa che non mi torna. Sono tornata in una vita che momentaneamente è piastrellata di ghiaccio, e io cari miei non so ne pattinare e ne tanto meno sciare. MA PROPRIO PER NIENTE..come si fa quando ti ritrovi a

dover vivere se non sei capace di vivere?





mi rimetto la maschera.
Buon sabato sera a tutti.

sabato 24 ottobre 2009

Cinque domande

Seduta al tavolino freddo e metallico di un bar del centro, attraverso fumo e luci sono scappata dalla porta sul retro del mondo e ho visto le cose diventare più piccole la paura diventare tentazione. Adesso tutto è un riflesso visto che ho percorso la mia strada attraverso questo labirinto. Nell'arco di una settimana, sette miseri giorni, 168 ore piene di niente è accaduta una cosa che non capitava da un bel pò...Mi sono sentita viva di nuovo. BRUTTO DA DIRE, BRUTTO DA PENSARE, BRUTTO DA SENTIRSI ADDOSSO,ma è così. Timidamente e al contempo bruscamente si è risvegliato qualcosa dentro me..non vorrei espormi + di tanto su questa sensazione priva di razio che non so spiegare per il semplice fatto che non ho capito bene nemmeno io cosa sia in realtà. Dopo una stupida settimana, sette maledetti giorni e 168 ore piene di tutto, mi rendo conto che non sono altro che cenere..cenere al vento.. priva di importanza,priva di consapevolezza,priva di realtà,priva di consistenza..trasportata dal vento e sparsa ovuqnue, sotto la pioggia incessante di questi mesi, immersa nel rumore sordo che mi spacca i timpani, senza nessuna armonia o ritmo. Nascosta dietro il fumo di un'altra sigaretta incendiata troppo presto guardo quello che succede attorno, immobile. Non riesco a muovermi.



Brucia ancora..accenno un sorriso, so che non è finita qui.
Ho cinque domande per me
chi? quando? dove? come? perchè?
LUI che 1 settimana fa, a quel tavolino freddo del Caffeè mi ha appena sfiorato solo per gioco.

Adesso ne ho una per te...
Vuoi che lasci perdere?
il telefono da lei chiamato è al momento spento o non raggiungibile. TuTuTuTu

domenica 2 agosto 2009

Ritorna [anche se in realtà non se n'è mai andata]


No, vabbè, è un sacco di tempo che non scrivo, ma il problema fondamentale è che sono una persona problematicamente problematica. Sono tornata dal mio viaggio estivo, quel viaggio che mi doveva allontanare da tutto, dal passato, dalle persone pericolose per la mia salute psico-fisica e tutto ciò che faceva da contorno alla mia vita macchiata di rosso. Vorrei poter dire che va tutto bene, che il viaggio è stato come desideravo e che tutti i propositi sono stati ampiamente rispettati, ma non è così ed è inutile fingere. Io non so fingere, me lo dicono tutti anche se io mi ostino ancora a prendermi in giro, ''va tutto bene'', scema lo sai che non è così,ma chi vuoi prendere il giro? Me...Facendo ancora riferimento al vecchio post pre-viaggio, qualora qualcuno si fosse interrogato sull'eventuale ritorno del mio ''sguardo limpito d'aprile'', la risposta è no.. quello non è + tornato, nonostante tutte le buone intenzioni e tutta la volontà, no.. Dubito che ritornerà, ma dopo tutto si dice che ciò che è rotto resta rotto anche se tenti disperatamente di riattaccare i resti.Quando ci provi al meglio che puoi, ma non riesci ad ottenere quel che vuoi quando ottieni quel che vuoi, ma non è quello di cui hai bisogno quando ti senti così stanco ma non riesci a dormire. Sai che dico? Che io il mio sguardo limpido d'aprile non lo voglio +, non è + mio, non può + appartenermi, qualcuno se l'è preso in quel periodo troppo sbagliato e in quella parentesi di felicità di un momento difficile.
Confusione che non si ferma mai, porte che si chiudono, orologi che ticchettano...
Ora vivo sospesa 2 centimetri dal suolo, sfioro appena la realtà che non ho voluto, nuoto in un aria che non voglio respirare, vedo il tempo passare e tengo tra le mani una pistola carica.
Tutto sommato va bene. Io sto bene. [mento ancora una volta, ma tu che leggi te ne sei accorto da te]
Questo è un post vecchio che ho scritto appena tornata dal viaggio.. è rimasto bozza. eccolo postato.

domenica 21 giugno 2009

Senza lacrime...mi distruggerai [parte]

E' possibile fare attorno a sé terra bruciata?
Ad un giorno alla mia tanto aspettata e voluta partenza cammino sotto un cielo incerto di fine giugno, quando tutto dovrebbe sembrare acceso e maledettamente Yellow, invece sembra tutto così spento e fastidiosamente cupo. Mi vedo camminare in questa strada[come piace a me, le strade di una Catania dietro piazza Stesicoro,antica e dimentica,ma infinitamente romantica] piena di gente che non esiste,fantasmi di un passato troppo breve per durare così tanto. E intanto.. se guardo in basso vedo ancora sgocciolare sangue dalla mia pelle, dal mio vestito bianco o meglio..adesso rosso.
Qui non c'è più calma...perché quando credevo di aver raggiunto una leggera stabilità,crolla tutto di nuovo. Basta davvero una canzone? Una foto? Per far ritornare ancora più forte di prima il dolore che avevo tentato[invano] di tenere a bada da un mese a questa parte.E che quella faccia, quell'odore,quel sorriso,quel ballo,quella canzone mi provocano ancora brividi di gioia&dolore che probabilmente mentre fingo di voler dimenticare,non voglio dimenticare, perchè sono la cosa + bella che mi è capitata fino ad ora.
L'aria oggi è più nebbia che altro, c'è persino un filo di vento fresco che mi accarezza la pelle e contemporaneamente mi affetta l'anima. Vedo tutto il mondo attorno a me crollare ed io in mezzo a questo BeautifulDisaster rimango intatta, sol.. viva per miracolo. E che miracolo poi?
Perchè non posso crollare timidamente anche io,magari in un canto dove probabilmente si accorgerebbero in pochi. E invece no.. rimango qui,musa di nessuno come sono,che non so di niente se non di me. E forse partirò.., anzi sicuramente partirò, questione di ore. Ormai qui l'aria è tossica,infetta,rarefatta, non posso più starci dentro. Troppo illusioni,troppe delusioni,troppe fandonie e troppi momenti di vita perduti.
Il dato è tratto, signori...
avete fatto le vostre giocate, i vostri azzardi, le vostre scommesse,avete vinto,avete perso,avete gettato la spugna...Adesso siete quello che siete,avete quello che avete, avete quello che meritate e non avrete mai quello che desiderate.
E nel mio male che adesso velocemente si trasforma il polvere,volerà il un cielo che non mi piace, attraversando parole mai dette, parole errate, parole sincere e parole inventate, attraverseranno paesaggi mai visti e alcuni troppo frequentati. Cosa mi resta?Se ci devo riflettere su,non è che mi sia restato molto..è finito tutto così improvvisamente che nemmeno mi sono accorta, io ancora sono rimasta ad aprile, mentre il resto del mondo ha proseguito fino a giugno, cattivo.. non si è fermato, mi ha sparato più volte alle spalle, ma eccomi ancora qui. Luglio,ci porterà via con se e come la pioggia avremo le stesse pretese addosso a me e te..poi ritorna l'alba che vibra... Nulla è più vero, è più nero.
Lo confesso... sono stanca. Stanca di essere sempre giudicata,di sentirmi dire da chiunque quello che devo fare, di essere trattata male, di essere ferita, di essere tradita.
E adesso grida,grida più forte, ma non ce la faccio nemmeno a fare questo! nella mia testa scorrono milioni di immagini,milioni di parole, milioni di canzoni che risuonano l'una sull'altra senza mai fermarsi, ritmi diversi combattono,si assalgono e si consumano dentro le mie membra, che anch'esse sono stanche di ascoltare. Stop! Resto ferma ancora un po' in questo ultimo frammento di tempo che possiedo prima della partenza. Ferma. Immobile. Ormai è tutto inutile, fuori piove e io sto dentro a guardare dal vetro.. l'aria della tempesta se ne va. Accenno un sorriso..
Sarà tutto più semplice,lo so.. oppure anche stavolta sarò persa in un'illusione, ma del resto amici miei FALLING IN ILLUSION. [permettetemelo..]

Vi saluto tutti da lontano.
Quando tornerò starò meglio,giuro... tornerà il mio sguardo limpido di Aprile.

Ciao

domenica 14 giugno 2009

Trovami un modo semplice per uscirne..



Probabilmente era arrivato il momento di scrivere ...
Probabilmente era arrivato il momento di scrivere qualcosa in questo blog,che ormai da qualche giorno è vivo sul web,ma vuoto.C'è da dire che io non sono proprio una maga del pc,quindi già solo che sono riuscita[con aiuti vari,ma non diciamolo in giro] a crearmi un blog è tanto. Dunque..ci sono tantissime cose che prima di iniziare a scrivere avevo intenzione di scrivere,ma a quanto pare sono stata presa da una sorta di ansia da prestazione[si può chiamare così ?] e non mi viene niente o quasi.

già che ci siamo però....

Domenica..non mi è mai piaciuta la domenica nonostante sia per eccellenza il giorno di ''riposo'',non so a me ha sempre fatto venire un pò di malinconia,sarà perchè forse è così breve,così effimera..o forse è semplicemente vuota.Fastidio!!!Non mi sono mai piaciute le cose vuote,bicchieri vuoti,stanze vuote,gente vuota...Sento che ho buttato la mia giornata volontariamente..mi sono svegliata tardi,non ho fatto colazione,non ho parlato quasi mai con nessuno,mi sono piazzata al computer ed essenzialmente non ho fatto assolutamente niente, inutile proseguire..Tutto è così vuoto,così apparentemente calmo,ma io lo so lo sento,lo percepisco non è così ne fuori ne dentro di me. C'è una calma strana che inquieta più del solito,c'è tutto troppo offuscato.Sento che non riesco a respirare come vorrei,sento che tutto ciò che voglio adesso l'ho già avuto e non tornerà indietro.Mi sento come se stessi rincorrendo un treno che non porta da nessuna parte..


Cosa c'è che non va???

Io,lo so.. Serena