domenica 6 giugno 2010

Ci graffiamo per non far guarire i segni..



Giugno è un mese sempre tortuoso e turbolento,lo si attraversa come se lo si dovesse finire per forza. E' un mese di transizione,non si sa ancora se sia vacanza oppure ancora un mese lavorativo come tanti altri...Certo,l'odore del mare di Catania si sente fino ad inebriarti,forse siamo già in vacanza,ma forse non me ne sono accorta.

Tra libri aperti sul pavimento,appunti che x via della corrente d'aria in casa planano per i corridoi,tesine mai iniziate,ma già idealmente completate belle che pronte. Si sente anche l'odore,PARDON mi correggo, puzza di maturità,di esami,di notti insonni che mi aspettano sulla soglia della porta.

Nonostante tutto non riesco a mantenere la testa sgombera da pensieri,angosce,paure,ricordi,il solito frullato ''all'inquietudine'' di cui ormai sono ingorda. Ho sempre pensato che a questo punto della mia vita,al traguardo del liceo intendo,sarebbe stato tutto più chiaro,che finalmente tutti quei quadri pieni solo della stessa cornice si sarebbero completati anche di tela,colori,disegni e firma dell'artista, invece non è così...davanti a me vedo tanti desideri,tanti sogni,tante possibilità,ma del resto lo diceva anche il filosofo Kierkegaard ''infinite possibilità generano angoscia infinita''.

L'angoscia che mi divora l'anima,la carne,le ossa.. non lascia niente di me,come del resto è niente quello che riesco a vedere. Mi sento in gabbia,una gabbia d'oro,ma per sempre una gabbia.





E poi si va via...

Una delle cose sicure,ovviamente non generate da me a quando pare,è che si parte.. 1anno passa,il tempo passa..e io passerò?

[ma di questo ne parleremo più in la]

Baci.

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